Il tempo ed i tempi del coronavirus

Il tempo ed i tempi del coronavirus

Pandemie e virus letali sono stati da sempre il tema principale di numerosi film, serie tv e libri.

Ma mai nessuno pensava che potessero diventare una realtà così globale nel 2020.

Chi l’avrebbe mai detto che ci saremmo ritrovati così…tutti a casa, ad eccezione di tutti gli Eroi che stanno continuando a lavorare per tutta la comunità, in un periodo complicato come questo?!

Ci siamo ritrovati davanti una nuova quotidianità: viviamo tutta la giornata dentro le mura domestiche, computer e telefono sono diventati ancora di più essenziali ed unici strumenti di lavoro per la maggior parte di noi, i nostri contatti e le nostre relazioni sono ormai puramente virtuali.

Sentiamo la mancanza dei nostri cari, dei nostri amici, delle nostre conoscenze e addirittura anche di chi qualche volta poco sopportiamo.

Stiamo riscoprendo il valore di tutti i sensi che entrano in gioco quando siamo con altre persone: il contatto fisico, l’avere la persona a meno di 1 metro di distanza e quindi guardarla ed ascoltarla in maniera completamente diversa rispetto a quando questo avviene attraverso un video o un dispositivo telefonico.

Ora soffriamo per tutto ciò che ci sta accadendo, ma perché non pensiamo a quanto sarà bello poter riabbracciare ed incontrare gli altri una volta che tutto questo sarà finito, o che perlomeno starà andando verso una fase di miglioramento?

Si dice sempre che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere; allora facciamo tesoro di questo.

Durante questa attesa cerchiamo di non abbatterci. Abbiamo tutti il dovere di mantenere lucidità e prontezza, non solo chi ci sta guidando. Ognuno nel suo piccolo può fare tantissimo.

Innanzitutto rimaniamo informati, attingendo però a fonti accreditate e sicure. Non crediamo ad occhi chiusi al primo messaggio che ci arriva su Whatsapp o al primo post di Facebook o Instagram.

Le fake news viaggiano molto più veloci delle notizie vere; abbiamo tutti gli strumenti (forse anche troppi) per approfondire e per coscienza collettiva non dobbiamo affidarci e soprattutto diffondere qualsiasi notizia che arriva alle nostre orecchie od ai nostri occhi.

Già questo ci permette di vivere la situazione con una maggiore consapevolezza e conoscenza, e anche in una “sana paura” e non nel terrore psicologico che molto spesso dilaga in condizioni di difficoltà.

Siamo chiamati inoltre a rispettare tutte le regole che ci sono state indicate: restiamo a casa, usciamo solo per fare la spesa o andare in farmacia, se possiamo aiutiamo vicini che hanno difficoltà nel gestire la situazione, sempre in ottemperanza delle precauzioni richieste. E’ sempre bello vedere che nei periodi difficili esce fuori il meglio degli uomini, ossia l’umanità e la generosità.

Continuiamo poi a lavorare e a formarci, facciamo attività fisica in modalità casalinga, leggiamo, andiamo a visitare musei virtualmente, guardiamo film e serie tv, disegniamo, ascoltiamo la radio, e perché no…cuciniamo!!!

Insomma riscopriamo i nostri talenti e le nostre passioni; dedichiamoci a tutto quello che la frenesia della quotidianità non ci permette di fare.

Tutto questo è indispensabile per cosa: tenere alto il nostro umore, affidarci, essere sereni e soprattutto desiderare con coscienza i tempi migliori che verranno.

Ci sarà tempo per abbracciarci e per stare di nuovo tutti insieme.

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