Ad ogni vitamina la sua lettera: k come ‘k’oagulazione

Ad ogni vitamina la sua lettera: k come ‘k’oagulazione

La vitamina K, o Naftochinone, è una  vitamina di natura liposolubile.

Come la maggior parte delle vitamine, in realtà per vitamina K si intende un gruppo composto da tre forme diverse di vitamine:

  • Vitamina K1 (Fillochinone) di origine vegetale, la si assume quindi mediante la dieta ed interviene nei processi di coagulazione del sangue.
  • Vitamina K2 (Menachinone) di origine batterica, favorisce l’assorbimento della microflora intestinale ed è fondamentale per il benessere delle ossa.
  • Vitamina K3 (Menadione idrosolubile) di origine sintetica, presente in farmaci col fine di regolare i processi di coagulazione del sangue.

La sigla con la quale viene identificata questa Vitamina, la K, deriva dal nome Koagulation vitamin, conferitole nel 1935 dallo scienziato danese Henrik Carl Peter Dam. Egli scoprì che questo composto era in grado di far regredire determinate patologie emorragiche, molto frequenti e comuni soprattutto negli animali sottoposti ad un’alimentazione a base di cereali e lieviti.

Fu successivamente osservata la sua attività antiemorragica, dal momento che questa molecola risultava fondamentale nel mantenere i livelli di alcuni fattori della coagulazione, a partire dalla sintesi ad opera della Protrombina.

Che funzione ha?

E’ la Vitamina essenziale per il processo di coagulazione del sangue, inducendo il fegato a produrre tutti i fattori necessari per avere una corretta coagulazione.

Assicura inoltre la corretta funzionalità delle proteine che formano e mantengono salde le ossa.

La giusta dose?

Il fabbisogno giornaliero di vitamina K è 1 mg al giorno per ogni chilogrammo di peso corporeo.

Carenze e sintomi?

Per la sua principale funzione, una carenza di Vitamina K può causare un deficit di fattori della coagulazione e un aumentato rischio di sanguinamento ed emorragie. Viene somministrata a titolo preventivo nei neonati, che presentano una fisiologica carenza alla nascita. Sono più a rischio anche soggetti con forma di malnutrizione cronica, soggetti che soffrono di ostruzioni biliari, colite ulcerosa o celiachia oppure soggetti che sono stati sottoposti a lunghe cure antibiotiche.

Data l’importanza di tale Vitamina per la salute delle ossa, eventuali carenze possono causare osteoporosi, forme di artrosi oppure maggiore fragilità ossea. Ricordiamo comunque che sono rare forme di carenza.

Dosi elevate e sintomi?

E’ frequente che nei neonati si possano manifestare forme di eccesso di vitamina K, nel caso in cui siano stati sottoposti a cure con dosi elevate di integratori vitaminici, con l’itterizia come principale manifestazione.

Dove la troviamo?

La vitamina E è presente soprattutto in ortaggi a foglia verde, come spinaci, broccoli, asparagi, crescione, cavoli, cavolfiore. La si trova anche nei legumi, specialmente piselli, fagioli e soia. I latticini, la carne ed i cereali ne presentano quantità relativamente basse.

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