L’olio extravergine d’oliva… da semplice condimento a farmaco il passo è breve

L’olio extravergine d’oliva… da semplice condimento a farmaco il passo è breve

Il nostro tesoro più prezioso, uno dei prodotti che ci caratterizza in tutto il mondo, uno degli alimenti più salutari sempre sulle nostre tavole, finalmente è stato riconosciuto negli Stati Uniti come “farmaco” per la prevenzione di malattie cardiovascolari: si tratta dell’olio extravergine d’oliva.

E’ l’Agenzia per la salute alimentare degli Stati Uniti a render nota a tutti la proprietà preventiva dell’olio extravergine d’oliva, attraverso la dicitura in etichetta che afferma che il consumo di circa mezzo cucchiaio di olio, senza aumentare le calorie complessive assunte quotidianamente, garantisce tale azione.

Naturalmente questo non può valere per tutti gli oli, ma solo per quelli che contengono almeno il 70% di Acido oleico. E pensare che addirittura, in diverse parti del mondo, si stava iniziando a mettere in discussione le numerose proprietà benefiche dell’olio extravergine d’oliva, attraverso l’apposizione sulle confezioni stesse di semafori rossi o bollini neri.

Questo non l’avremmo mai potuto accettare, soprattutto noi italiani, dal momento che il nostro  meraviglioso olio è da secoli considerato, anche attraverso numerosissime conferme scientifiche, un vero e proprio elisir di lunga vita.

Già da tempo è stato ampiamente dimostrato che l’assunzione quotidiana di olio extravergine d’oliva è utile a ridurre il rischio di numerose forme tumorali, tra le quali quelle alla mammella, grazie alle sue grandi proprietà anti-infiammatorie e nutrigenomiche. Come già detto, è principalmente il quantitativo di Acido oleico a denotarne le proprietà pseudo-farmacologiche. Questo acido grasso, che rientra nella categoria degli omega-9, è molto importante per la salute di tutti noi, dal momento che contribuisce a ridurre fortemente i livelli di Colesterolo Totale e Colesterolo LDL (il cosiddetto Colesterolo cattivo).

Naturalmente devono essere seguite delle specifiche regole per una corretta assunzione dell’olio extravergine d’oliva, perché questo possa esprimere al meglio tutte le sue potenzialità terapeutiche. Deve essere consumato entro 12/18 mesi dall’estrazione, in quantità giornaliere di 2 cucchiai (23 grammi) equivalenti a circa 200 calorie.

L’olio deve inoltre essere crudo e lavorato a freddo, perché solo così viene garantito un contenuto di 17.5 grammi di acido oleico, di 4.5 milligrammi di vitamina E e di 10 milligrammi di diversi polifenoli, come l’oleocantale, il tirosolo, l’idrossitirosolo e l’oleaceina. E’ necessario conservare l’olio ad una temperatura che oscilla tra i 14 e i 18 gradi, in contenitori di vetro (opaco o scuro), porcellana o acciaio inox con un massimo di capacità di 500 millilitri ed in luoghi freschi e lontani da contaminazioni.

Insomma abbiamo avuto l’ennesima conferma che ogni giorno ci curiamo senza saperlo…siamo davvero fortunati!!!

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