Lo scorso anno, prima delle feste natalizie ho scritto una bella letterina a Babbo Natale e anche quest’anno mi piacerebbe trovare dei bei regali sotto l’albero; in realtà sarei contenta se Babbo Natale potesse portarli a tutti.
Vorrei trovare un bellissimo pacco pieno di SERENITÀ, perché solo così tutte le situazioni che la vita ci “costringe” a vivere le si riesce ad affrontare con maggiore sicurezza e facilità. Un altro pacco, sempre bello grande, anzi forse più grande di tutti, lo vorrei ricchissimo di FIDUCIA; ormai, non sempre per motivi del tutto sbagliati, si è persa quasi completamente la fiducia nelle altre persone, ma questo accade generalmente perché si è prima di tutto perso l’AMORE PER SE STESSI. Ci si vede sempre in un modo sbagliato, a volte supercritico o a volte superficiale. Non ci si accetta mai per come si è. Ma nessuno è perfetto!
Basterebbe rallegrarsi per le PICCOLE GIOIE della quotidinità oppure per i piccoli risultati raggiunti, per non sentirsi perennemente inadeguati, ma questo molto spesso non basta e la SODDISFAZIONE viene man mano a mancare. Vogliamo sempre di più…si è ingordi. Tutto e subito. E a cosa porta tutto questo? Alla perenne infelicità. Allora cosa si fa?! Si cerca il miracolo, la strada più rapida, per raggiungere l’obiettivo (di qualsiasi tipo) in tempi rapidi, senza nemmeno chiedersi se il mezzo con il quale lo si raggiunge è giusto ed appropriato, pensando di poter così arrivare a toccare con mano quella serenità tanto desiderata.
Ma è davvero questa la strada giusta? E cosa c’entra tutto questo con una Nutrizionista?
Grazie al mio lavoro ho ogni giorno la conferma che ciò che è facile implica enorme sacrificio, risultato sì immediato ma per nulla duraturo. E così, in un tempo davvero limitato, si torna al punto di partenza, se non in una situazione ancora più complicata. Questo è quello che generalmente succede quando si deve perdere peso e l’impatto emotivo può essere davvero devastante.
Tutto continua a ruotare intorno a quel maledetto numero sulla bilancia, soprattutto i pensieri più negativi; e il desiderio di ricominciare e riprovarci sfuma, allontanandosi sempre di più dalla propria mente e volontà. La fiducia verso se stessi e gli altri si annullano; ci si sente delle nullità e si entra in un circolo vizioso di non accettazione dal quale è davvero difficile uscire.
Il mio desiderio più grande è che piano piano il guscio di insicurezza e di fragilità nel quale si vive riesca a distruggersi, diventando invece sempre più saldo e compatto. E se qualcuno non dovesse riuscirci, nessuno si deve sentire in diritto di giudicare o additare, soprattutto Professionisti che come noi lavorano con e per le persone. Il nostro unico dovere è quello di sorreggere in maniera ancora più empatica e coinvolta queste persone, per accompagnarle e soprattutto aiutarle nel riconquistare la fiducia in se stesse e nel prossimo, attraverso un percorso di CONDIVISIONE.
Non chiedo quindi tanti regali, ma penso siano davvero unici e speciali.