“Lettera di una Nutrizionista a Babbo Natale”

“Lettera di una Nutrizionista a Babbo Natale”

Caro Babbo Natale,
Il Natale è ormai alle porte. È uno dei momenti più belli dell’anno, ma allo stesso tempo è molto difficile e complicato, non solo per i miei pazienti, ma anche per me che faccio la Nutrizionista e che li seguo passo passo nel loro percorso di educazione alimentare. Meno di una settimana e già si è pronti a sedersi spesso a tavola per vigilie, pranzi e cenoni. Poi non mancheranno giocate a carte con gli amici, e tra una partita e l’altra qualche fettina di pandoro o panettone oppure qualche manciata di noccioline.

Allora si inizia a pensare a come fare per poter mangiare un po’ più del solito e non ingrassare: c’è chi pensa a fare continui digiuni, chi a quante serie in più deve fare in palestra, chi pensa a diete super restrittive.Insomma le possibilità sono tante, ma in realtà quanti benefici si possono trarre da queste “soluzioni”? Davvero pochi…quando si dice che il gioco non vale la candela. Questi comportamenti si possono rivelare uno specchietto per le allodole. Il Natale è un momento unico e troppo spesso lo si rovina seguendo teorie strampalate e credendo agli stregoni della nutrizione.

Si crede di non essere in grado di gestirsi e controllarsi, senza dover rinunciare. Si dimentica troppo spesso che basta un pochino di autocontrollo per vivere serenamente tutti i bei momenti culinari che ci offrono le feste natalizie. Basta in realtà davvero poco per trascorrere i momenti culinari serenamente.

Già se durante i pranzi dei giorni della Vigilia di Natale e di Capodanno si mangia un bel secondo con le verdure, la sera non si dovrà rinunciare a nulla, potendo così assaggiare e gustare un po’ di tutto. Non ci si sarà privati di nulla e soprattutto non si dovrà dare giustificazione alle persone che sono a tavola con noi, che sicuramente chiederanno… perché non lo mangi?!.

Durante i pranzi e i cenoni si può evitare di mangiare le famose patate al forno, se già si mangia la lasagna oppure i tortellini in brodo, e lo stesso può valere per mandarini e frutta varia, che spostiamo allo spuntino. Per rinfrescarsi e sgrassare la bocca si deve approfittare di una bella insalata. Non si deve mai dimenticare di bere, perché è il modo più naturale per drenarsi e liberarsi dalle tossine che inevitabilmente si accumulano.

Si possono evitare i carboidrati (pasta, pane, patate, riso e cereali) solo a pranzo e solo a cena nelle giornate che precedono e/o in quelle che seguono un giorno di festività mangereccia, abbondando di verdure e proteine. Questo è un modo biologicamente valido per mantenere il peso e per smaltire quanto di superfluo abbiamo assimilato nei “terrible days”. Ti consiglio di provare Babbo…vedrai che ti sentirai molto meglio e non sarà una grande rinuncia.

Non si deve poi mai saltare la colazione e gli spuntini, perché sono i pasti che consentono di regolarizzare e controllare il metabolismo. Non si deve necessariamente intensificare l’attività fisica senza seguire delle regole ben precise, perché il rischio è di farsi del male piuttosto che del bene. Se ci si trova davanti a un dolce che piace, non si deve per forza desistere; basta che invece di due fette, se ne mangi solo una.

Insomma sono tutti piccoli atteggiamenti, semplici e concreti. Invece di solito si è inseguiti dall’ossessione del cibo, dall’insoddisfazione dovuta alle costanti privazioni oppure si viene attaccati dal più terribile dei nostri nemici: il senso di colpa.

Per questo ti chiedo questi regali Babbo Natale:

  1. Prima di tutto fa che le persone vivano le feste natalizie con la serenità che meritano
  2. Dona loro la capacità di autogestirsi, anche a tavola
  3. Infondi in loro la fiducia verso se stessi e verso figure professionali che si impegnano nel guidarle verso una maggiore consapevolezza del cibo e della corretta alimentazione.

Non ci si deve far comandare, ma guidare e consigliare.

Grazie Babbo Natale.

La tua amica Nutrizionista

WhatsApp chat