Vademecum dell’educazione alimentare

Vademecum dell’educazione alimentare

Tante volte i pazienti con i quali ho iniziato un percorso condiviso e personalizzato, in base alle esigenze e alle condizioni della persona, mi dicono raggianti: “Dottoressa mi sento molto meglio”, “Ho riconquistato le forze che pensavo di non avere più”, “Non ho più quei maledetti fastidi che mi stavano rovinando la vita”, “Ho ricominciato a vivere con serenità”, “Ho capito quali sono stati i miei errori e riesco finalmente a riconoscerli ed isolarli, senza però farne un dramma”,….

L’unione di queste frasi è identificativa di quella che è la vera essenza dell’EDUCAZIONE ALIMENTARE e di quello che di positivo può innescare.

Essere seguiti da un Nutrizionista è spesso motivo di vergogna o disagio, perché si identifica tale figura professionale come addetta a “far perdere chili” oppure a  “togliere il cibo”.

Questa è una visione a dir poco semplicistica e superficiale.

Il Nutrizionista fa invece molto altro…si mette a disposizione di tutte le persone che chiedono di essere aiutate, accompagnate o addirittura semplicemente supportate.

Per poter dare inizio ad un percorso che abbia il maggior numero di risvolti positivi, sono innanzitutto essenziali la fiducia e la sincerità del paziente (verso se stesso e verso il Professionista).

Bisogna poi sapersi affidare ed essere predisposti a novità e cambiamenti, che molto spesso non sono così radicali come si pensa. Il Professionista ha intanto il dovere di comprendere le difficoltà e problematiche delle persone, perché un nuovo percorso nutrizionale non deve diventare un ulteriore motivo di stress; alla base di tutto non può mancare l’empatia.

Quindi, per riassumere, seguire un percorso alimentare educativo significa: condividere un percorso con entusiasmo, fiducia e sincerità, capire gli errori nutrizionali, capire quali alimenti possono far male o dare fastidi, sapere come gestire la giornata/settimana nutrizionale, sapere cosa scrivere nella lista della spesa, diversificare le giornate nutrizionali, imparare nuove ricette ed accostamenti, ma soprattutto scoprire che il cibo non è solo un rifugio ma una vera gioia e che non è una maledizione ma un aspetto fondamentale della nostra vita.

Tutto questo rende la persona più serena, più sana, ed in pace con se stessa e con gli altri.

L’educazione alimentare è questo…fa bene a corpo, mente e spirito.

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