Passeggiando per le strade di Atene, non ho potuto resistere al richiamo di un odore forte e deciso…era quello del caffè.
Mi sono così fermata in un moderno kefenion, ossia un tipico locale greco dove un tempo di riunivano solo gli uomini che assomiglia molto all’italiano bar della piazza.
Abbiamo chiesto un tipico caffè greco e ci hanno portato un briki (bricco dal manico lungo fatto in ottone), una tazzina con dentro quello che sembrava un fondo di caffè e dei loukoumia (dolcetti tipici fatti di canditi e zucchero).
Incuriosita, ho chiesto alla cameriera qual è il procedimento di preparazione e lei mi ha raccontato che viene prima di tutto viene versata l’acqua nel briki. Subito dopo viene aggiunto lo zucchero in base al proprio gusto ed il caffè; si mescola il tutto fino a far scogliere i grani e lo si fa bollire a fiamma bassissima. Appena arriva ad ebollizione, sale una schiuma densa e molto scura, che è il principale indicatore di qualità del caffè. Una volta pronto, nella tazzina se ne versa un po’, aspettando che sul fondo della stessa rimangano tutti i depositi del caffè (ci vogliono circa 2 minuti) eppoi man mano si aggiunge il restante caffè nel briki.
Il caffè non deve mai essere girato, perché altrimenti rischiamo di bere anche il deposito sul fondo, che non è proprio gradevole.
Lo abbiamo gustato con grande piacere e per un momento è stato come sentirsi greci.
Possiamo davvero dire: Paese che vai…caffè che trovi!!!