Dal 1979 il 16 Ottobre si celebra la Giornata mondiale dell’alimentazione.
Quest’anno lo slogan è “Le azioni sono il nostro futuro. Un mondo #famezero entro il 2030 è possibile” e dovrebbe diventare davvero un monito per tutti. La maggior parte di noi è fortunata… riesce ad avere ogni giorno sulla tavola del cibo, lo può scegliere e addirittura permettersi di buttarlo. Ma non è per tutti così. Sono ancora tante, troppe, le persone che soffrono la fame: sono più di 800 milioni.
E’ un dato davvero allarmante per una società moderna, avveneristica e supertecnologica come la nostra. Allora come è possibile che i dati siano ancora questi?! Anche perché nel 2050 si stima che arriveremo ad essere 9 miliardi di abitanti; dobbiamo quindi fare qualcosa, ognuno con un suo piccolo contributo, e la FAO ci dà qualche consiglio.
Evitiamo il più possibile di buttare il cibo. Se sappiamo già che non consumeremo un prodotto fresco o cotto nel giro di qualche giorno congeliamolo secondo le corrette procedure oppure se ci è avanzato qualcosa dal giorno precedente, accendiamo la fantasia e facciamo una bella ricetta di riciclo. Anche quando facciamo la spesa, evitiamo di comprare troppi alimenti, con il rischio poi di non poterli consumare.
Se siamo al ristorante e non abbiamo una gran fame chiediamo una porzione più piccola oppure una doggy bag (per fortuna è diventata una “moda” per cui non è più motivo di vergogna). Ritorniamo ad una cucina semplice, che non usi tanti ingredienti, perché non è detto che un piatto equilibrato e salutare debba essere per forza particolarmente elaborato.
Un altro consiglio è rivolto agli agricoltori, perché ci si spinga sempre di più verso una diversificazione dei terreni, anche attraverso metodiche più produttive.
Quindi per dare un nostro personale contributo alla lotta alla fame nel mondo non serve poi un impegno troppo grande. Ricordiamoci sempre che le nostre azioni sono il nostro futuro.