Decaffeinato, genetica e performance sportiva

Decaffeinato, genetica e performance sportiva

Ancora una volta viene confermato il ruolo determinante del nostro corredo genetico nel definire quello che siamo e anche come metabolizziamo i diversi alimenti.

Questo riguarda anche il caffè e la caffeina; è stato identificato infatti un valore di ereditabilità medio-alto a diversi tratti legati alla caffeina, come ad esempio il consumo giornaliero, la tossicità, la tolleranza, le crisi di astinenza e l’insonnia.

E’ stato infatti osservato che la caffeina è una sostanza che viene metabolizzata da uno specifico enzima prodotto dal gene CYP1A2.

Il gene CYP1A2, con le sue mutazioni, è responsabile della velocità di metabolizzazione della caffeina e mostra un’elevata variabilità inter- e intra-individuale.

E’ per questo che alcune persone risentono di più dell’effetto eccitante del caffè oppure altre non riescono a dormire la notte se prendono l’ultimo caffè nel pomeriggio o la sera.

La velocità di metabolizzazione della caffeina incide notevolmente anche sulla qualità dell’attività sportiva.

Uno studio del 2018 ha dimostrato che individui con una genetica da “metabolizzazione lenta” della caffeina possono avere addirittura una diminuzione della performance sportiva, rispetto a chi invece ha una “metabolizzazione veloce”.

Per questo tipo di sportivi o per chi non lavora velocemente la caffeina può quindi risultare molto utile consumare il caffè decaffeinato, senza privarsi del gusto e della bontà di un buon caffè e aver paura di peggiorare la propria prestazione fisica.

decaffeinatoitaliano.it

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