Il 20 Gennaio 2018 a Chieti si è svolta la “Giornata della Vitamina”, volta alla promozione del consumo della frutta e della verdura di stagione. Questo evento mi ha fatto pensare che la nostra attenzione non si sofferma a sufficienza sui micronutrienti, come ad esempio le vitamine. E questo è un grandissimo errore. Il prefisso micro non ci deve ingannare e far pensare che siano meno importanti dei macro nutrienti (carboidrati, proteine e grassi).
Chi ha mancanze o carenze di specifiche vitamine non deve sottovalutare la cosa; è come se poi nel puzzle del nostro complicatissimo corpo mancassero dei piccoli pezzi, ma numerosi e fondamentali per avere l’immagine completa e perfetta.
Allora spieghiamo per bene le principali vitamine, così iniziamo a capire la loro funzione e sappiamo cosa mangiare per poterle assumere. Partiamo dalla prima in ordine alfabetico: la Vitamina A.
Quando fu scoperta nei primi del ‘900, nel tuorlo dell’uovo, ci si rese conto della sua natura lipofila e fu chiamata così per distinguerla dal gruppo B, prime vitamine idrofile scoperte.
La vitamina A si presenta negli alimenti animali come “pronta all’uso” sottoforma di Retinolo, mentre in quelli vegetali predomina la Provitamina C, ossia il Carotenoide, che viene trasformato solo una volta entrato nell’organismo.
La giusta dose giornaliera?
La dose giornaliera è di circa 200 μg per i bambini, mentre è di 400 μg per le donne e 500 μg per gli uomini (Fonte LARN 2014, Sinu).
Durante l’allattamento può aumentare fino a circa 800 μg.
Carenze e sintomi?
Valori bassi di Vitamina A possono determinare l’inibizione della crescita, indurre deformazioni e fragilità ossee, e problemi seri agli occhi, fino a rischiare la cecità.
Spesso ci si accorge di una possibile carenza a partire dalla secchezza della pelle e di mucose, come quelle dell’apparato respiratorio (soprattutto naso), urinario e digerente (soprattutto bocca).
Non è molto comune che manchi questa Vitamina, perché è presente in diversi alimenti e il fegato lo trattiene a lungo; comunque è importante mantenere un valore equilibrato e costante.
Dosi elevate e sintomi?
Anche un sovraddosaggio di Vitamina A può provocare problemi, come anemia, alterata pigmentazione della cute e, addirittura, problemi neurologici.
Numerosi sono anche i fastidiosi sintomi, come nausea, vomito, emicrania, disturbi della vista e perdita della coordinazione.
Dove la troviamo?
La vitamina A è presente in alimenti di origine animale come olio di fegato di merluzzo, nel fegato, nel tuorlo d’uovo, nel burro, nel latte e nella pappa reale.
E’ presente invece, come carotenoide, negli alimenti vegetali, ai quali conferisce spesso il colore giallo-arancione: carota, zucca, pesca, melone, albicocca e pomodoro.
E’ presente anche nelle verdure verdi come cavolo, broccolo, spinacio, cicoria, verza, lattuga, e in cipolla ed aglio.